Forlì, 31 dicembre 2023

E’ stato pubblicato il numero del 2023

INVITO APERTO PERMANENTE PER LA PUBBLICAZIONE DI ARTICOLI

La Rivista di Diritto e Storia Costituzionale del Risorgimento mantiene un invito aperto permanente per la pubblicazione di articoli originali sulla Storia costituzionale del Risorgimento (dal 1796 al 1918).

Gli argomenti principali devono riguardare le esperienze costituzionali degli Stati pre-unitari e le Costituzioni. Ad esempio: la Costituzione siciliana del 1812, la Costituzione del Regno delle Due Sicilie del 1820, la Costituzione del Regno di Sardegna del 1821, lo Statuto del Regno di Sicilia del 1848, la Costituzione del Regno delle Due Sicilie del 1848, la Costituzione della Repubblica Romana del 1849, lo Statuto del Regno di Sardegna del 1848 (c.d. Statuto Albertino), lo Statuto dello Stato Pontificio del 1848, ecc., ecc.

Sono, inoltre, argomenti principali:

  • Assemblee Costituenti e relativi atti;
  • Parlamento (es., “interna corporis” e sua evoluzione, “autodichia”, ecc., ecc.)
  • atti parlamentari;
  • Costituzioni;
  • corpo elettorale;
  • capo dello Stato; 
  • governi, ministeri, Consiglio dei ministri, ecc.;
  • amministrazioni pubbliche (es., anche atti e procedimenti)
  • magistrati;
  • tribunali, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Corte di Cassazione;
  • ecc. ecc;

Per la Storia del Risorgimento tutti gli argomenti sono ammessi. Esempio: Cavour, Garibaldi, Mazzini, Cattaneo, Pisacane, personaggi (e fatti) del Risorgimento dimenticati o poco trattati dalla letteratura ufficiale, storie locali del Risorgimento, documentari o raccolte di documenti, ecc., ecc.

Sono ammessi anche i lavori sulle esperienze costituzionali della Spagna e dell’America latina, del Belgio, del Portogallo, dell’Austria, della Germania, della Svizzera, della Russia, dei Paesi dell’Europa Centro-Orientale, della Grecia e della Turchia.

I contributi possono essere inviati con mail ai seguenti indirizzi:

[email protected]

[email protected]

STATO MAGGIORE GENERALE GARIBALDINO

I MILLE SBARCANO A MARSALA L’11 MAGGIO 1860

PILLOLE DI STORIA CONTEMPORANEA

INDIVIDUARE UN ANTAGONISTA PER CREARE COESIONE DI UN GRUPPO SOCIALE CONTRO UN ALTRO

Adolf Hitler vedeva gli ebrei come un gruppo sociale estraneo rispetto ai tedeschi, non li considerava suoi concittadini, essi rappresentavano un gruppo sociale diverso. Gli ebrei, secondo Hitler, avevano il potere sulla stampa e sulle istituzioni culturali e per questa via potevano influenzare l’opinione pubblica e condizionare il partito socialdemocratico attraverso il controllo dei sindacati.

Adolf Hitler con questi ragionamenti ha individuato i nemici dei tedeschi, anzi del popolo tedesco. Identificando un comune avversario, ha riunito i tedeschi nell’intento di eliminare un gruppo sociale individuato come la causa di tutti i problemi della Germania. Erano questi “estranei” a costituire un freno alla crescita della Germania.

Basta trovare un antagonista per creare “coesione” di un gruppo sociale contro un altro; in questo modo il singolo cittadino avverte di appartenere ad un progetto politico generalmente condiviso e per questa via crede di raggiungere ciò che il ceto politico dominante, monopolizzatore della forza, fa apparire come “bene superiore”.

Angelo Grimaldi

BREVE STORIA DELLE ELEZIONI DEI PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA ITALIANA (A CURA DI DARIO GRIMALDI)